di MASSIMILIANO FINALI (da Italia Oggi)
Ammonta a 23 milioni di euro lo stanziamento con cui la Commissione europea intende combattere la violenza di genere e la violenza contro i minori. Lo prevede il bando Daphne 2025, emanato nell’ambito del programma europeo «Cittadini, uguaglianza, diritti e valori». L’obiettivo del bando è contrastare la violenza, inclusa la violenza di genere e quella perpetuata sui minori, attraverso la prevenzione e il contrasto a tutti i livelli a tutte le forme di violenza di genere contro le donne e le ragazze in tutta la loro diversità, compresa la violenza domestica, la prevenzione e il contrasto di tutte le forme di violenza contro i minori, i giovani e altri gruppi a rischio, incluse le persone con disabilità, nonché sostenere e proteggere tutte le vittime dirette e indirette di forme di violenza. La scadenza del bando è fissata al 7 maggio 2025. Bando su quattro priorità. Il bando è strutturato su quattro priorità, diverse per argomento e caratteristiche delle proposte progettuali. La prima priorità riguarda azioni su larga scala e a lungo termine per affrontare la violenza di genere, con finanziamento a cascata. Il budget della proposta dovrà essere compreso tra 1 e 3 milioni di euro, con durata del progetto compresa tra i 24 e i 36 mesi. Il progetto può essere svolto a livello nazionale o transnazionale e la proposta può essere presentata sia da un singolo beneficiario che da un consorzio. La seconda priorità prevede azioni mirate per la difesa e il sostegno delle vittime e delle sopravvissute alla violenza di generee alla violenza domestica; il budget della proposta dovrà essere di minimo 100 mila euro, con durata del progetto compresa tra i 12 e i 24 mesi. In questo caso il progetto può essere svolto a livello nazionale o transnazionale, ma la proposta può essere presentata solo da un consorzio. La terza priorità sostiene azioni per la prevenzione della violenza di genere, inclusa la violenza informatica, con budget della proposta di minimo 100 mila euro e durata del progetto compresa tra i 12 e i 24 mesi; il progetto può essere svolto a livello nazionale o transnazionale e la proposta può essere presentata solo da un consorzio. Infine, la quarta e ultima priorità riguarda azioni tesea far funzionare concretamente i sistemi integrati di protezione dei minori. Il budget della proposta dovrà essere compreso tra 100 mila e un milione di euro, con durata del progetto compresa tra i 12 e i 24 mesi. Il progetto può essere svolto a livello nazionale o transnazionale e la proposta può essere presentata solo da un consorzio. Beneficiari i soggetti senza scopo di lucro. I candidati devono essere soggetti giuridici pubblici o privati ed essere stabiliti in un paese ammissibile, Italia inclusa. In tutti i casi i coordinatori devono essere senza scopo di lucro. Le organizzazionia scopo di lucro non possono presentare domande come coordinatori, ma solo in partenariato con enti pubblici, organizzazioni private senza scopo di lucroo organizzazioni internazionali. Le attività finanziabili. All’interno del progetto possono essere finanziate attività di sensibilizzazione, comprese campagne sui social media o sulla stampa, sviluppo delle capacità e di formazione per i professionisti e le parti interessate, nonché progettazione e attuazione di strategie, protocolli, sviluppo di metodi, di strumenti di lavoro e coordinamento di piattaforme. Inoltre, sono finanziabili attività di progettazione di servizi e misure che migliorino l’accesso ai servizi di assistenza alle vittime e sviluppo di linee guida e manuali per questi servizi di assistenza, identificazione e scambio di buone pratiche, apprendimento reciproco, sviluppo di metodi di lavoro e di apprendimento, oltre che sviluppo di risorse, kit di strumenti e manuali per fornire una guida pratica ai servizi di assistenza specializzati.
* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 10 aprile 2025 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)
Un argine contro la violenza
di MASSIMILIANO FINALI (da Italia Oggi)
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