I giudici amministrativi, anche alla luce di una certa giurisprudenza, ritengono che la fissazione di distanza minime, costituisce un’indebita restrizione della concorrenza in violazione da quanto sancito nel Trattato che istituisce la Comunità europea,e pertanto si impone un intervento legislativo volto ad adeguare la normativa regionale all’ordinamento comunitario.
>> TAR Campania sez.III 20/6/2008 n. 6041
Rivendita di quodtidiani e periodici – distanze minime – costituisce un’indebita restrizione della concorrenza
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