Per evitare di imporre agli operatori inutili oneri finanziari e organizzativi, il Consiglio ha deciso che l’uso obbligatorio del logo comunitario, deve essere rimandato, per il tempo necessario alla creazione di un nuovo logo comunitario.
Nel frattempo, gli operatori possono continuare ad utilizzare, a titolo facoltativo, il logo attuale quale definito dal regolamento (CEE) n. 2092/91. Va rilevato, a tale proposito, che l’Italia è il primo paese in Europa per numero di aziende biologiche (circa 35.000), con una superficie interessata, in conversione o interamente convertita, che si estende per oltre 950.000 ettari: un fenomeno che, da nicchia di mercato, con il passare degli anni, sta conquistando sempre più consumatori.
>> Regolamento Consiglio europeo 29/9/2008 n. 967
Modifica del regolamento (CE) n. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici
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