La Corte Costituzionale ha stabilito che la legge della Regione Siciliana che ha previsto l’istituzione del Registro regionale dei prodotti a denominazione comunale De.Co., quale strumento per la salvaguardia, la tutela e la diffusione, in particolare, delle produzioni agroalimentari ed enogastronomiche territoriali, non contrasta con la normativa dell’Unione europea sui marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Tipica) e STG (Specialità Tradizionale Garantita) affermando che tale denominazione comunale è una «attestazione di identità territoriale» destinata a individuare l’origine e il legame storico culturale di un determinato prodotto tipico con il territorio comunale, mentre non costituisce un marchio (che invece attesta la qualità), per cui non interferisce con le denominazioni registrate a livello europeo (DOP, IGP e STG), né ha un effetto equivalente a una restrizione quantitativa nel mercato interno.
La sentenza ricorda che anche altre leggi regionali hanno istituito registri di denominazioni comunali (De.Co.).c
TI CONSIGLIAMO
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento