di DANIELE CIRIOLI (Italia Oggi) In arrivo incentivi per tutti: imprese, professionisti, società, giovani, donne. Nel caso dell’avvio di nuove attività gli aiuti avranno un’intensità differenziata per territorio: più bassi al centro-nord, più alti al sud e nelle zone Zes. Per le assunzioni agevolate di manodopera dipendente, durerà 18 mesi la finestra con riconoscimento dello sgravio totale dei contributi: dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. A stabilirlo, tra l’altro, è la bozza di decreto legge con disposizioni urgenti sulle politiche di coesione, oggi all’esame del consiglio dei ministri. Il provvedimento, inoltre, mette sotto controllo i percettori di Naspi (mediante l’obbligo d’iscrizione al SIISL, il Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa) ed estende la congruità di manodopera a tutti gli appalti, pubblici e privati, di qualsiasi importo. Fare impresa con doppio canale. Le agevolazioni si applicheranno a ogni forma di autoimpiego: avvio nuove imprese o attività libero professionali, sia in forma individuale che collettiva. Interesserà i giovani di età inferiore a 35 anni o disoccupati da almeno 12 mesi o in condizione di marginalità o inattivi. Termini e modalità per l’attivazione delle agevolazioni verranno stabiliti con apposito decreto. Le misure d’incentivazione sono diverse a seconda del territorio interessato all’iniziativa di autoimpiego, centro-nord oppure sud (mezzogiorno, c.d. Resto al Sud 2.0) e territori Zes: – voucher di avvio attività, a fondo perduto, di 30mila euro al centro-nord (40mila al sud) per l’acquisto di beni, strumenti e servizio; l’importo sale a 40mila euro al centro-nord (50mila al sud e nei territori colpiti dal sisma 2009e 2016) in caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico; – contributo a fondo perduto, in caso di programmi di spesa non superiori a 120mila euro, fino al 65% dell’investimento al centro-nord (75% nel mezzogiorno e nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016); – contributo a fondo perduto, in caso di programmi di spesa oltre 120mila ma non superiori a 200mila euro, fino al 60% dell’investimento al centro-nord (70% nel mezzogiorno e in zone colpite dal sisma del 2009 e del 2016). Imprese strategiche. Altro incentivo è rivolto ai soggetti disoccupati, inattivi o inoccupati, che non hanno compiuto 35 anni, che avviano sull’intero territorio nazionale, entro il 31 dicembre 2025, un’attività di impresa nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione al digitale ed ecologica. Possono chiedere, per tre anni e comunque fino al 31 dicembre 2028, per sé e per i dipendenti d’età inferiore a 35 anni assunti a tempo indeterminato dall’1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi Inps nel limite di 800 euro su base mensile. Bonus assunzione giovani. Riguarderà i datori di lavoro privati in caso di assunzione, tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, a tempo indeterminato, giovani che non hanno compiuto 35 anni. L’incentivo consiste dell’esonero (100%) dei contributi dovuti all’Inps per un massimo di 24 mesi e un importo massimo di 500 euro mensili, senza ripercussioni fini della pensione. L’importo sale a 666 euro mensili per i datori di lavoro che assumono in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Bonus donne. Le assunzioni agevolate saranno sempre quelle effettuate dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025, a tempo indeterminato, di donne di ogni età. L’incentivo consiste dell’esonero (al 100%) dei contributi dovuti all’Inps per 24 mesi, nel limite d’importo massimo di 666 euro mensili, senza ripercussioni negative sulla pensione. Disoccupati al SIISL. Chi percepisce la Naspi (indennità disoccupazione per i dipendenti) dovrà iscriversi al SIISL, sottoscrivere un curriculum vitae, il patto di attivazione digitale e il patto di servizio, nei modi e termini che verranno stabiliti per decreto. Il fine è favorire l’offerta di nuovo lavoro. Congruità manodopera. Ultima novità è una modifica al decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024 che ha l’effetto di estere a tutti gli appalti, pubblici e privati, di qualunque importo, l’obbligo della verifica della congruità della manodopera prima di procedere all’erogazione del saldo finale dei lavori. * Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 30 aprile 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)
Raffica di incentivi in arrivo
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