“Il Protocollo d’intesa che presentiamo, firmato da ANCI con l’Associazione dei Borghi più Belli di Italia, Legambiente, l’Unione delle Pro Loco italiane e Touring Club Italiano, intende stabilire una fattiva collaborazione per la creazione di un coordinamento sul tema del rilancio culturale e turistico dei Borghi, dandosi come missione istituzionale quella di favorire politiche e azioni tese allo sviluppo economico e sociale delle comunità che vivono e lavorano nei borghi e nei Piccoli Comuni, direttamente o con specifici programmi. Con questo Protocollo si afferma l’attenzione di ANCI per questi temi, così importanti per una parte molto significativa del nostro Paese e che riguardano moltissimi Piccoli Comuni, da far conoscere anche a livello internazionale, in una logica di sinergia con i principali soggetti che operano ogni giorno per sviluppare azioni positive sui territori.” Queste le parole di Roberto Pella, vicepresidente di ANCI, in apertura della conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa “L’Italia dei Borghi”, che si è svolta la scorsa settimana, presso la Sala Nassirya del Senato della Repubblica.
L’istituzione di un tavolo di lavoro nazionale proprio per la valorizzazione del turismo e della cultura nei borghi, è uno dei principali obiettivi dell’intesa. Ma non è tutto. Come si legge nel comunicato emesso dall’Associazione dei Comuni, i soggetti firmatari sono al lavoro anche per la preparazione di un evento nazionale di mobilitazione su questi temi, da organizzare per il 2022, che coinvolgerà tutta l’Italia attraverso le proprie reti associative. In piena sintonia con tali obiettivi pure l’intervento di Luca Pastorino, presidente della Commissione Turismo di ANCI, che ha richiamato i fondi del Recovery Plan come decisivo propellente dell’azione di rilancio delle aree interne e dei centri di piccole dimensioni a vocazione turistica. “La costituzione del Comitato Nazionale dei Borghi turistici – ha piegato – rappresenta un momento davvero importante per la nostra associazione e in generale per lo sviluppo dei Borghi attraverso la valorizzazione delle risorse paesaggistiche, culturali e storiche anche, appunto, a fini turistici. Si tratta di un’iniziativa che sta nel solco tracciato da quella Carta dei Borghi elaborata nel 2018 dal Comitato istituito nel 2017 in seno al Mibact. È altresì un’iniziativa che incrocia un’occasione di straordinaria importanza per intervenire in maniera concreta e significativa sui territori, ovvero il programma sulla “Attrattività nei Borghi” previsto dal PNRR (per 1.020 milioni di euro). Su questo punto ci sono state molte interlocuzioni sulla stampa, ma mi preme sottolineare la preoccupazione per i tempi d’implementazione che sembrano prolungarsi più del dovuto e per lo scarso coinvolgimento reale dei soggetti principali del settore nella definizione di tali misure. Con l’occasione, la richiesta al Governo e al Ministero della Cultura è quella di procedere nel più breve tempo possibile nel definire l’utilizzo del complesso delle risorse disponibili attraverso un bando che selezioni gli interventi da realizzare sui Borghi con criteri che premino la qualità delle proposte, la capacità di coinvolgimento delle comunità e dei soggetti che lavorano sul territorio e le concrete ricadute occupazionali”.
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