Nel caso di modifiche di destinazione d’uso senza opere non soggette a preventiva concessione o autorizzazione, l’amministrazione può legittimamente prevedere il pagamento degli oneri di urbanizzazione a carico del privato. Questa la decisione del
Tar Lombardia, 3 marzo 2011, n. 375, nell’ambito di una controversia avente a oggetto l’impugnazione del provvedimento con il quale l’amministrazione comunale richiedeva ad un soggetto che richiedeva la modificazione della destinazione d’uso di un fabbricato, da industriale a commerciale, il pagamento del contributo di urbanizzazione.I giudici amministrativi ritengono fondata la richiesta di pagamento degli oneri di costruzione da parte dell’amministrazione perché, attraverso il cambio di destinazione d’uso, infatti, il privato va a beneficiare della presenza delle opere di urbanizzazione ed il corrispondente pagamento è dovuto alla necessità di ridistribuzione dei costi sociali di tali opere.
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