Nel caso oggetto della sentenza si è di fronte all’esercizio di un potere espressamente regolamentato dalla legge per ipotesi assolutamente prevedibili, che non hanno né i connotati dell’urgenza né della eccezionalità e l’occupazione totalmente abusiva del suolo pubblico (con arredi di tavoli e sgabelli) ai fini di commercio da parte della Società ricorrente è indubbia, per cui le censure devono essere disattese.
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