Novità 2025: mercati, posteggi isolati, pubblici spettacoli e conferenza di servizi accelerata

Approfondimento di Pippo Sciscioli

Pippo Sciscioli 9 Dicembre 2024
Modifica zoom
100%

Indice


In arrivo nel 2025 rilevanti novità per i Suap comunali e le attività produttive.


Saranno contenute o nella legge di bilancio, così come proposto dall’Anci, o, al più, nel decreto Milleproroghe, che comunque dovranno essere approvate dal Parlamento entro la fine di quest’anno.

Particolarmente attesa la riforma per il commercio sulle aree pubbliche con le linee guida sui criteri per i bandi per l’assegnazione delle concessioni, previste dall’art.11 della legge 214/2023 (legge sulla concorrenza), che il Ministero del Made in Italy avrebbe dovuto licenziare entro lo scorso marzo e che solo ora sembrano prossime all’emanazione.

Cominciamo proprio da qua.


Mercati


L’Anci ha richiesto al Parlamento- in sede di emendamenti alla bozza della legge di bilancio- la proroga del termine- fissato al 30 ottobre scorso dall’art.11 comma 3 della legge 214/23 – a disposizione dei Comuni per concludere la verifica dei posteggi liberi e disponibili da mettere a bando per fiere e mercati in conformità alle linee guida ministeriali (come detto ad oggi non ancora emanate).

In questa maniera si posticipa la ricognizione all’adozione del provvedimento ministeriale, la cui bozza è stata in questi giorni inviata dal Mimit alla conferenza unificata Stato-Regioni e da questa esaminata in prima battuta lo scorso 4 dicembre, ai fini dell’intesa obbligatoria.

Intanto, le linee guida non riguarderanno solo mercati e fiere ma anche posteggi isolati, inclusi quelli per lo svolgimento di attività artigianali, somministrazione di alimenti e bevande, edicole, vendita di prodotti agricoli.

Spazio a clausole sociali, alla micro-impresa e alla valorizzazione dell’anzianità nell’esercizio dell’impresa e nel posteggio posto a gara, mentre sarà confermato l’attuale tetto massimo alle concessioni per ciascun operatore nello stesso mercato o fiera, di 2 e 3 rispettivamente per mercati e fiere con 100 o più posteggi.

Dovrà essere contenuta in una legge invece, e non in un atto governativo come il Dpcm che approverà le linee guida, la probabile riduzione dal 2032 a settembre 2027 dell’efficacia delle attuali concessioni dei posteggi, in analogia a quanto stabilito per quelle demaniali ad uso turistico.


Pubblici Spettacoli


Improntate alla semplificazione le altre due novità fra cui quella che riguarda le procedure autorizzative speciali per i pubblici spettacoli, molto attesa per gli eventi di fine anno che vedono spesso in affanno i Comuni.

Si punta a prorogare l’art.38 bis del d.l. 76/2020 che consente lo svolgimento di spettacoli culturali, dal vivo e non, quali eventi musicali, danzanti (ma non di puro divertimento come il ballo), teatrali, proiezioni cinematografiche, fino a 2000 posti e dalle ore 8,00 all’1 di notte, senza l’obbligo di richiedere le autorizzazioni ex art. 68 e 80 Tulps e senza la convocazione della Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.

In questo caso è sufficiente presentare al Suap comunale una Scia corredata di asseverazioni e certificazioni in materia sanitaria e di sicurezza e incolumità pubblica.

Tuttavia la novità più rilevante riguarda la sostituzione della frase contenuta nell’attuale versione dell’art. 38 bis “e con esclusione dei casi in cui sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali nel luogo in cui si svolge lo spettacolo in oggetto” con la seguente “Restano ferme le previsioni di cui all’articolo 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31 recante “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata.

La finalità è quella di cancellare alcune interpretazioni eccessivamente restrittive che, per esempio, escludevano l’applicazione della procedura speciale per eventi organizzati nei centri storici, in quanto “ope legis” vincolati dal Codice del Paesaggio, vanificandola di fatto.

L’emendamento intende chiarire, coerentemente con le finalità di semplificazione della norma e al fine di consentirne una più ampia applicazione nel pieno rispetto della tutela degli interessi sensibili, che per questi eventi comunque resta ferma, quanto ai profili relativi all’autorizzazione paesaggistica, la normativa speciale di cui al DPR n. 31/2017, recante il “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata.” Secondo l’art.2 del DPR, non sono soggetti ad autorizzazione paesaggistica gli interventi e le opere di cui all’Allegato «A», che, al punto A.16, menziona, fra gli interventi esclusi dal regime dell’autorizzazione paesaggistica, proprio l’occupazione temporanea di suolo privato, pubblico o di uso pubblico per manifestazioni, spettacoli, eventi o per esposizioni e vendita di merci, per il solo periodo di svolgimento della manifestazione, comunque non superiore a 120 giorni nell’anno solare.

Conferenza di servizi accelerata


Infine, con la terza misura richiesta dall’Anci si punta a rinnovare a tutto il prossimo anno l’attuale disposizione prevista dall’art.13 comma 1 del d.l. 76/2020, successivamente modificato dall’art.12 del d.l. 19 del 2 marzo 2024 convertito dalla legge 56, che confeziona la speciale procedura che dimezza i termini di conclusione della conferenza di servizi decisoria per acquisire i pareri delle diverse amministrazioni coinvolte in un’istanza di intervento, pubblico o privato, rispetto alla procedura ordinaria degli artt.14 bis e 14 ter della legge 241/90.

In pratica, si tratta di 30 giorni, anziché 45, per tutte le P.A. e di 45, anziché 90, se fra le Amministrazioni ci sono Soprintendenze, Autorità ambientali, Asl, Regioni o Province in caso di progetti che comportino varianti urbanistiche, con la conseguenza che, in caso di ingiustificato superamento, si determina il silenzio assenso dell’ente rimasto inerte.

Con questa proroga si mira a rafforzare uno strumento che ha avuto in questi anni un grande impatto in termini di semplificazione e snellimento dell’azione amministrativa, specie a fronte di progetti di privati ed imprenditori spesso arenatisi nelle sacche dei ritardi e delle mille pieghe della burocrazia.

Va anche detto che si tratta di un meccanismo molto apprezzato dai Comuni, in passato ostaggio dei ritardi dei livelli sovra- ordinati coinvolti nella medesime procedure e per questo essi stessi esposti a ricorsi e richieste risarcitorie da parte di privati.

Ti consigliamo

FORMATO CARTACEO + ILIBRO

Il manuale del responsabile dello sportello unico per le attività produttive

Fin dalla sua nascita normativa lo Sportello Unico per le Attività Produttive è stato oggetto di discussioni ed inter- pretazioni più o meno corrette, inizialmente ignorato se non addirittura osteggiato salvo poi trasformarsi in senso “telematico-informatico” per diventare, infine, struttura rilevante.Tuttavia è altrettanto importante sottolineare come il SUAP non assorbe le competenze specifiche per materia di altri uffici ed enti esterni cosi come non è competente in materia sanzionatoria ma svolge attività di coordinamento e rapporto con le imprese e gli enti terzi.Per gli addetti ai lavori è quindi indispensabile avere sia un quadro normativo preciso e corretto dell’ambito operativo, sia istruzioni sintetiche utili per la gestione dei singoli procedimenti di competenza del SUAP, per la risoluzione dei casi concreti di competenza dell’ufficio.Questo è l’obiettivo che si prefigge il presente manuale, composto da schede sintetiche ma esaustive, riferite ai principali procedimenti o attività di competenza del SUAP, basate sulle norme nazionali ma con riferimenti anche a quelle regionali (dove necessario).Sezioni dell’opera:Il volume apre la trattazione con un puntuale esame della normativa sullo Sportello Unico per le Attività Produttive e del suo ruolo all’interno del Comune e nei confronti degli altri enti terzi, con illustrazione e commento delle disposizioni specifiche del DPR n. 160/2010 ed atti collegati.Nella parte introduttiva sono poi illustrati i procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, distinguendo fra quelli soggetti a SCIA e quelli soggetti ad autorizzazioni, licenze, ecc.Nella seconda parte si riportano ben 68 schede esplicative descrittive del procedimento amministrativo delle principali attività economiche (una scheda per ogni specifica attività) dove viene indicato: tipologia, normativa di riferimento, ambito di applicazione del procedimento, enti competenti ed iter procedurale. Si tratta di un supporto di consultazione schematico e di semplice utilizzo nato con il preciso intento di guidare gli operatori del SUAP nello svolgimento del loro lavoro quotidiano. Saverio LinguantiLibero professionista consulente giuridico-legale, specialista di diritto amministrativo, è docente di legislazione e tecniche operative a tutela dell’economia della Sicurezza presso la Scuola Ispettori della Guardia di Finanza. Docente a c. di legislazione professionale presso l’Università degli Studi di Pisa, Dipartimento di Farmacia e Dipartimento di Medicina e Ricerca Traslazionale, svolge attività di consulenza stragiudiziale e formazione per imprese private ed aziende sanitarie. Già consulente giuridico dell’Ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico per le materie della Semplificazione amministrativa, Commercio e SUAP, è autore di numerosi volumi e saggi specialistici in materia.

Saverio Linguanti | Maggioli Editore 2024

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento