La Corte di Casssazione, con la
sentenza n. 2468 dell’8 febbraio 2016, ribadisce ancora una volta, che per la diffusione sonora in un ambiente riservato a un ristretto numero di persone che si avvicendano nell’ascolto, come ad esempio in una sala d’attesa del dentista non bisogna chiedere l’autorizzazione alla Siae, né pagare il relativo dazio.
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