Sentenza della Corte Costituzionale, 24 giugno 2024, n. 109: “La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della previsione contenuta nell’art. 36 della L.R. n. 2 del 2023 (Legge di stabilità regionale 2023-2025) che stabiliva la proroga al 30 aprile 2023 per la presentazione delle domande di rinnovo delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico-ricreativo. Il Giudice delle Leggi ha invece dichiarato cessata la materia del contendere in ordine alle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 38, in materia di opere realizzabili nei parchi, promosse in riferimento agli artt. 3 e 9 della Costituzione”.
Come se non bastassero le numerose problematiche in materia di concessioni balneari sollevate dalla Direttiva europea 2006/123/CE, riguardante la libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione Europea, meglio nota come Direttiva Bolkstein e le altrettanto numerose sentenze della Corte di Giustizia Europea nonché le pronunce del Consiglio di Stato relative all’applicabilità dei principi espressi dalla direttiva europea all’interno dello Stato Italiano, a rendere ancora più complessa, ma forse sarebbe meglio dire più ingarbugliata, l’intera vicenda è intervenuto anche il legislatore siciliano che, all’interno della L.R. 22 febbraio 2023, n. 2 (Legge di stabilità regionale 2023-2025), ha inserito l’art. 36 rubricato «Modifiche di norme in materia di concessioni demaniali marittime», che fissa un nuovo termine al 30 aprile 2023 entro il quale i concessionari devono presentare le domande di proroga per le concessioni demaniali marittime attualmente in essere. In altre parole, chi possiede una concessione balneare deve richiedere la proroga entro quella data, mentre in precedenza l’art. 1, comma 1, della legge della Regione Siciliana n. 24 del 2019 aveva disposto l’estensione automatica delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033; tale estensione, tuttavia, era subordinata alla presentazione di una specifica domanda da parte del concessionario da inoltrare al Dipartimento Regionale dell’Ambiente entro e non oltre il 30 aprile 2020.
La Corte Costituzionale si pronuncia in materia di concessioni balneari e in materia di parchi e riserve naturali
Approfondimento di M. Gangemi
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