Editoriale 2010 di Elena Fiore

28 Gennaio 2010
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Quando nel lontano 2002 proposi all’Editore una rubrica sul commercio da attivare su un sito internet, insieme, dopo reciproca riflessione, ci siamo accorti che era nato un “progetto” da una constatazione e da una scommessa.
La constatazione era che, ogni giorno, chi opera negli enti locali sui procedimenti che interessano le attività commerciali si porta dietro un’infinità di domande e di dubbi destinati a restare senza risposta. In un complesso di situazioni e casi sempre più differenziati nelle diverse realtà regionali, territoriali e con una normativa nazionale sempre più “deflagrante” e d’impatto sulle scelte regionali, occorrono interpretazioni sempre più coraggiose. A volte, tutto è il contrario di tutto: con un paese in grande trasformazione, la normativa diventa sempre più complessa e differenziata.
E alla constatazione faceva seguito la scommessa. La scommessa di trovare, giorno dopo giorno, almeno un esile bandolo, costruito insieme agli “amici abbonati del sito” per continuare a provarci e a ragionare su, rispondendo a migliaia di domande: domande tante, a volte strane, a volte difficili, ma tutte utili per formare ed informare. Quel bandolo della matassa, formato da oltre un migliaio di abbonati, ha convalidato la costruzione di una rete di collaboratori e formatori in materia di commercio sempre più diffusa.
A fine dicembre 2009, quando l’Editore mi ha proposto, dopo due anni di assenza, di fare ancora qualche cosa insieme per il nostro sito “ufficiocommercio.it”, e di continuare la scommessa, ho accettato consapevole che oggi la rete si è consolidata e qualificata grazie ad una assistenza che l’Editore ha saputo garantire ai propri abbonati.
Rimane il mio modesto obiettivo: evitare di essere giornalmente sommersi dall’onda delle normative e delle interpretazioni; insomma, costruire, insieme alle esperienze sempre più diffuse dei nostri abbonati, rese trasparenti dalla rete di collegamento del sito, una piccola barriera di “certezze” per il nostro operare, un piccolo Kit di sopravvivenza in un mare sterminato di luoghi comuni, con un commercio reso sempre più iperattivo dalle mille versioni e modalità.
Sono sicura che possiamo farcela: all’Editore va riconosciuto il merito di aver creduto all’insolito progetto nato nel 2002 e che nel 2010 deve affrontare la complessità quotidiana di un “navigare” sempre più globale e differenziato.
Una scommessa da vincere tutti insieme con qualche ….”abbonato in più” per nuove esperienze e collaborazioni ………….

Elena Fiore

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