E-commerce, la nuova raccomandazione Ocse: cosa cambia per i consumatori

18 Maggio 2016
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Rafforzare la fiducia dei consumatori in un mercato complesso e dinamico è la spinta innovativa che la nuova raccomandazione Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha dato al commercio elettronico, in un’ economia digitale che seppur molto diffusa ancora non ha raggiunto un livello ideale per garantire l’utilizzo ottimale delle potenzialità di internet in termini di tutele e diritti di coloro che acquistano online.

La sfida della politica di tutela dei consumatori nel commercio elettronico si concentra su questi aspetti chiave che l’ Ocse ha affrontato per chiamare i governi a lavorare su:

  • Servizi gratuiti, acquisti in cambio di dati relativi ai consumatori: provvedere al risarcimento dei consumatori che si siano imbattuti in questi problemi durante le transazioni
  • Contenuti digitali: affrontare i limiti contrattuali o tecnici di accesso o utilizzo, dare ai consumatori la giusta informazione su queste limitazioni, sulla funzionalità e interoperabilità
  • Consumatori attivi: garantire un supporto corretto e trasparente ai consumatori nei modelli B2C, per non confondere il ruolo partecipativo del consumatore che premia un prodotto e il ruolo dell’impresa
  • Tutela della Privacy e sicurezza: rafforzare nello scambio di dati dei consumatori nei servizi di e-commerce, l’alta protezione e sicurezza.
  • Dispositivi mobili: offrire informazioni chiare anche quando si utilizzano schermi sempre più piccoli
  • Protezione di pagamento: sviluppare livelli minimi di protezione dei consumatori tramite meccanismi di pagamento

Consumer Protection  in E-commerce OECD Recommendation

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