Dipendenti statali: aumenti da 160 euro ma ai sindacati non basta

dal Sole 24 Ore

Il Sole 24 Ore
12 Luglio 2024
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Sul tavolo del negoziato relativo al contratto nazionale 2022/24 dei dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici nazionali è finita ieri la prima bozza del testo, che come sempre accade nelle fasi di avvio si tiene lontana dagli aspetti economici per concentrarsi su 13 articoli dedicati a relazioni sindacali, smart working e festività soppresse. A indicare i numeri chiave in gioco è stato invece il presidente dell’ARAN Antonio Naddeo, che ha parlato di un aumento medio da 160 euro lordi al mese (trattandosi di una media, nel caso per esempio dei funzionari si superano i 170 euro). Ma proprio le cifre a disposizione rappresentano oggi la difficoltà maggiore in una trattativa che non si annuncia facile. Perché il Governo rivendica di aver destinato nell’ultima manovra 8 miliardi al contratto del pubblico impiego, che si traducono in un incremento del 5,78% decisamente superiore alle scorse tornate. Ma i sindacati ribattono sottolineando l’inflazione del periodo, quasi tripla. Ieri al question time alla Camera il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha rivolto un «invito a tutti a farei conti con la realtà», perché la copertura integrale dell’inflazione richiederebbe «più di 30 miliardi». Ma è difficile che lo stallo si sblocchi prima della manovra; ed è difficile anche che la legge di bilancio produca novità tali da cambiare lo scenario.

Articolo integrale pubblicato su Il Sole 24 Ore dell’11 luglio 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l)

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