Convertito il Decreto Legge Omnibus: le novità

Testo coordinato del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 con la legge di conversione

9 Ottobre 2024
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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 236 dell’8 ottobre 2024 è stata pubblicata la Legge 7 ottobre 2024, n. 143, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico (c.d. Decreto Omnibus)

Ecco le principali modifiche apportate dal Senato rispetto al testo originale del decreto legge.

Le novità della Legge Omnibus: credito d’imposta e Bonus Natale

Tra i nuovi interventi, di particolare rilevanza è la modifica riguardante il credito d’imposta per gli investimenti nella ZES (Zona Economica Speciale) Unica del Mezzogiorno. Le imprese che hanno presentato richiesta per ottenere tale agevolazione tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024 devono ora procedere con una comunicazione integrativa entro il 15 novembre 2024, confermando l’avvenuta realizzazione degli investimenti. Questa comunicazione dovrà poi essere trasmessa tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, segnando una scadenza cruciale per le aziende operanti nelle regioni meridionali.

Un’altra novità di rilievo è il Bonus Natale, introdotto dall’art. 2-bis del decreto. Si tratta di un’indennità di 100 euro destinata ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo annuo non superiore a 28.000 euro. Il bonus si applica solo a determinate condizioni familiari.

Concordato preventivo biennale: sanzioni e ravvedimento


Il Senato ha inoltre introdotto due nuovi articoli che disciplinano il concordato preventivo biennale. L’art. 2-ter prevede la riduzione delle sanzioni accessorie per coloro che non aderiscono al concordato, mentre l’art. 2-quater introduce il regime di ravvedimento per i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale. Questi contribuenti, aderendo al concordato entro il 31 ottobre 2024, possono avvalersi del ravvedimento pagando un’imposta sostitutiva per le annualità accertabili, comprese tra il 2018 e il 2022, riducendo così il carico fiscale e le sanzioni derivanti da violazioni non sanate.

Regime IVA per associazioni sportive dilettantistiche: proroga fino al 2025


Un ulteriore intervento inserito nella Legge Omnibus riguarda le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD).

Il Senato ha chiarito che queste organizzazioni potranno continuare ad applicare il vecchio regime IVA fino al 1° gennaio 2025, rinviando l’entrata in vigore delle nuove disposizioni previste dall’art. 5 del decreto legge n. 146/2021. Questo significa che, almeno per i prossimi mesi, le ASD e SSD potranno operare secondo le normative fiscali precedenti, garantendo una maggiore stabilità operativa e la possibilità di adeguarsi con calma alle nuove regole IVA.

Gli approfondimenti


>> Testo coordinato del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113 con la legge di conversione.

>>Dossier del Servizio studi di Camera e Senato n. 333/3  relativo al Decreto legge n. 113/2024  con  le schede di lettura che esplicano il contenuto del provvedimento alla luce delle modifiche apportate in sede di conversione in legge, articolo per articolo.

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