Controlli sulle attività: domande e risposte

Miranda Corradi 28 Novembre 2024
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Pubblichiamo le risposte ad alcune quesiti in materia di controlli sulle attività economiche.

Quale è l’autorità o Ufficio che deve programmare i controlli nei comuni?
Prioritariamente la Polizia locale; questo non esclude che il SUAP possa programmare o provvedere su segnalazione a controlli documentali sulle imprese già attive . L’esito di tali controlli andrà pubblicato nel fascicolo informatico d’impresa.
Dello svolgimento di tali controlli sarebbe opportuno informare la Polizia Locale.

Per effettuare i controlli bisognerà attendere lo schema oppure si possono effettuare subito senza problemi?
Il d.lgs 103/2024 non abroga e non sospende le norme vigenti, per cui non impedisce lo svolgimento dei controlli previsti dalle varie disposizioni di legge o regolamentari.
Lo schema standardizzato per l’effettuazione del censimento dei controlli serve soltanto per censire i controlli che possono essere attuati e per redigere poi il report di quelli svolti nei tre anni precedenti

Quali sono in concreto i controlli della Polizia Locale che rientrano nell’ambito di questa nuova normativa?
I controlli della Polizia Locale che rientrano nell’ambito del d.lgs. 103/2024 sono tutti quelli previsti dalla L.689/1981, ad esclusione di quelli espressamente indicati dallo stesso Decreto all’art. 1 comma 3.
Tuttavia, la genericità di tali esclusioni e la contraddittorietà con altri articoli del D.lgs 103/2024 rendono difficile fornire ora risposte esaustive sui singoli casi di esclusione: sarà necessario che il legislatore fornisca chiarimenti con ulteriori decreti attuativi o che i singoli Ministeri intervengano con circolari esplicative relativamente alle norme di loro competenza

Come faccio a sapere se è la prima volta che commette l’infrazione nell’arco di 5 anni?
Fino a quando il fascicolo d’impresa non sarà pienamente operativo non è possibile sapere se il trasgressore stia commettendo la violazione per la prima volta nell’arco di 5 anni; è però possibile saperlo nel caso in cui la violazione sia stata commessa nel nostro comune e sia stata accertata dalla Polizia Locale oppure sia stata accertata da altre forze di polizia ma l’autorità competente per quella violazione sia il comune.
A tal fine sarebbe opportuno che l’ufficio preposto all’emissione dell’ordinanza ingiunzione creasse un database con i controlli effettuati da condividere con SUAP e Polizia Locale.

La diffida interviene dopo il verbale di ispezione?
Lo spirito della norma è quello di renderlo contestuale.

Chi emette la diffida?
La emette chi effettua il controllo, all’interno del verbale di ispezione

La diffida deve essere emessa a cura della Polizia Locale o del SUAP?

Essendo nel verbale di ispezione viene effettuata dalla Polizia Locale

In generale, l’operatore dell’ufficio commercio che si accorge di un’infrazione può procedere ad elevare verbale di accertata violazione?
Si applica l’art.13 della L.689/1981 che affida questo compito agli organi addetti al controllo; occorre, quindi, verificare cosa il comune ha previsto per la gestione della procedura sanzionatoria, anche tenuto conto di quanto stabilito nel regolamento degli uffici e dei servizi per le rispettive competenze.

Quali potrebbero essere le conseguenze in caso di controlli e accertamento di sanzioni a carico di attività economiche, svolti in violazioni delle norme richiamate? per esempio mancata programmazione, più controlli in un anno, ecc.
In caso di controlli e accertamento di sanzioni a carico di attività economiche svolti in violazioni del D.lgs 103/2024, gli atti sono illegittimi per violazione di legge. Sono però efficaci se non impugnati.

Il controllo di un esercente commercio ambulante nell’area pubblica dove sta esercitando in quel momento (es. mercato rionale) è da ritenersi effettuato nella sede dell’impresa o per questa si deve intendere la sede legale dell’impresa?
Per il commercio su posteggio, il posteggio può essere assimilato alla sede operativa.
Nel caso del commercio in forma itinerante, invece, si controlla un’attività che si svolge senza una sede operativa specificamente individuata; in questo caso il controllo presso la sede dell’impresa è quello effettuato presso la sede legale (che in questo caso spesso è soltanto il luogo di custodia della documentazione relativa all’attività) o il deposito della merce o il ricovero delle attrezzature.
Per questi casi è, tuttavia, opportuno chiedere chiarimenti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Si chiede conferma che, anche alla luce della nota di lettura di ANCI e da quanto oggetto del webinar di oggi, il d.lgs. 103/2024 non ha impatto sull’attività del SUAP, se non limitatamente all’alimentazione del Fascicolo Informatico d’Impresa.
Salvo diversa espressa regolamentazione in ulteriori decreti attuativi o diverso parere ministeriale in materia, con riferimento all’attività del SUAP gli unici casi in cui il D.lgs 103/2024 non trova applicazione sono: quello relativo ai controlli sulla SCIA effettuati entro il termine di 60 giorni ai sensi dell’art. 19 comma 3 della L. 241/1990 e quello dei controlli prodromici al rilascio di autorizzazioni/licenze.

Come si procede per i documenti che non sono obbligatori, ad es.: rogiti, planimetrie, qualifiche, ecc?
Se è necessario controllarli e non sono in possesso della PA occorre che chi effettua il controllo li indichi nell’elenco della documentazione necessaria alla verifica ispettiva almeno 10 gg prima del previsto accesso presso i locali dell’attività economica.

La diffida amministrativa deve essere applicata anche per le violazioni riguardanti il commercio su area pubblica (es. una fiera)?

Se la violazione è sanabile deve essere applicata.
Si consiglia di prevedere un termine per sanare la violazione adeguato al tempo effettivamente necessario per regolarizzarsi, ma il più breve possibile, in modo di poter controllare l’adempimento prima che la fiera si concluda.


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