Conferenza di servizi decisoria asincrona
Il Governo accelera sulla strada della conclusione più veloce dei procedimenti amministrativi. Specie quando si tratta di iniziative imprenditoriali private e di progetti pubblici finanziati dal PNRR o dal PNC
Il recente decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024, all’art.12 c.6, a distanza di un solo anno dalla legge 41/23 che aveva accorciato i tempi rispetto a quelli canonici, restringe ancor di più i termini di conclusione della conferenza di servizi decisoria in modalità asincrona ex art.14 bis L. 241/90, indetta dalle Amministrazioni quando la conclusione positiva del procedimento è subordinata all’acquisizione di pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, resi da altri Enti, inclusi i gestori di beni o servizi pubblici.
Si ha, che ora e per tutto il 2024, la conferenza di servizi decisoria asincrona si concluderà al massimo in 45 giorni, anziché in 90, anche nei casi in cui debbano essere acquisiti dall’autorità procedente i pareri di Enti preposti alla tutela ambientale, sanitaria e paesaggistico-territoriale.
Una semplificazione non da poco, anzi rilevantissima, in grado di sciogliere le incrostazioni, non infrequenti, in procedimenti amministrativi complessi che rischiano di compromettere investimenti imprenditoriali privati o progettualità pubbliche.
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