Nodo centrale di questo dibattito è la riconducibilità o meno di tali concessioni nell’ambito di applicazione della Direttiva 2006/123/CE (c.d. Direttiva Bolkestein), relativa ai “servizi nel mercato interno” e, più in generale, sulla compatibilità della normativa interna con i principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza che discendono dall’art. 49 TFUE.
Il primo paragrafo dell’art. 1 della citata Direttiva fornisce una definizione molto ampia di servizi che arriva a ricomprendere qualsiasi attività economica non salariata di cui all’articolo 57 TFUE, fornita normalmente dietro retribuzione.
Il momento centrale è poi rappresentato dall’art. 12 il quale, in tutti i casi in cui il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della sca rsità dellerisorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, impone agli Stati membri il ricorso a procedure di selezione dei candidati potenziali imparziali e trasparenti e un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento.
In tali casi la concessione (autorizzazione secondo il linguaggio del legislatore eurounitario) è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami.
L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, per mezzo delle due sentenze 9 novembre 2021, nn. 17 e 18, è intervenuta a fare chiarezza con una netta presa di posizione con la quale, oltre a diradare i dubbi rispetto a questa complessa materia, fornisce anche valutazioni utili in una prospettiva de iure condendo.
PER APPROFONDIRE
CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME
di Stefano Bertuzzi, Gianluca Cottarelli, Céline Cusumano
L’intento di questa pubblicazione è quello di delineare, brevemente ed efficacemente, la disciplina dettata nell’ordinamento in tema di concessioni pubbliche (in generale) e marittime (in particolare): l’intervento della Direttiva Bolkestein 2006/123/CE sui meccanismi selettivi di affidamento per le attività limitate dalla scarsità di risorse naturali, la loro applicazione al settore delle concessioni demaniali marittime e la conseguente giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea; nonché alcuni profili comparatistici sul regime demaniale marittimo disciplinato in altri ordinamenti europei.
Il volume si focalizza poi sulla riforma “parziale” operata con la Legge di Bilancio 2019 e le conseguenti sentenze del Consiglio di Stato (9 novembre 2021, nn. 17 e 18) sul tema delle proroghe automatiche e generalizzate delle concessioni demaniali marittime.
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