La decisione della Commissione, come spiegato nel provvedimento, è motivata dal sensibilissimo calo dell’incidenza dell’epidemia di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) negli animali adulti, grazie all’applicazione di alcune misure specifiche, come quelle legate alla composizione dei mangimi, quelle sulla tracciabilità completa della vita di ogni capo e quelle che riguardano, appunto, la rimozione e la totale eliminazione del materiale specifico a rischio, soprattutto in sede della colonna vertebrale.
Nel luglio 2005, la Commissione aveva adottato un “piano per le TSE”, con lo scopo di tutelare la salute del consumatore, da attuarsi continuando la politica intrapresa dell’eliminazione sicura del materiale specifico a rischio, ma decidendo di modificare l’elenco di tali materiali o l’età degli animali da cui essi devono essere rimossi, via via che l’evidenza scientifica avesse consentito di farlo. Sulla base di tale principio, già un paio di anni fa, la Commissione aveva deciso di portare il limite di età a 24 mesi per i bovini da cui ricavare le bistecche con l’osso. Ora, nuovi studi del 2007, hanno permesso di sdoganare le vere fiorentine da bovino adulto, poiché i rischi manifestatisi nel 2001 non esistono più.
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