Linee guida sull’etichettatura alimentare

Indicazioni per una corretta applicazione delle norme

3 Ottobre 2024
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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emanato la circolare 18 settembre 2024, contenente le Linee guida sull’etichettatura alimentare, con particolare attenzione alla dichiarazione della quantità degli ingredienti, in conformità all’art. 22 del regolamento (UE) n. 1169/2011.

L’obiettivo del documento è duplice: da un lato fornire agli operatori economici e alle autorità di controllo strumenti per applicare correttamente le norme sull’etichettatura, dall’altro aggiornare i riferimenti normativi alla luce dei nuovi regolamenti europei e nazionali in materia di informazione alimentare.

Un quadro normativo in evoluzione: le circolari precedenti


La nuova circolare si colloca in un quadro di aggiornamenti normativi che ha visto l’emanazione di numerose disposizioni dal 2000 a oggi. Prima dell’adozione del regolamento UE del 2011, il Ministero aveva già fornito diversi chiarimenti attraverso una serie di circolari:

La circolare n. 165 del 31 marzo 2000, che introdusse per la prima volta le linee guida sul principio della dichiarazione della quantità degli ingredienti.

La circolare n. 167 del 2 agosto 2001, che approfondì le norme sull’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari.

Successivamente, altre circolari come la n. 168 del 2003 e la n. 168/bis del 2004 continuarono a fornire ulteriori dettagli sull’etichettatura e la pubblicità dei prodotti alimentari.

Con l’entrata in vigore del regolamento (UE) n. 1169/2011 e del decreto legislativo n. 231/2017, che ha introdotto la disciplina sanzionatoria per la violazione delle norme sull’etichettatura, si è resa necessaria una revisione e un aggiornamento delle circolari precedenti.

Questa circolare, infatti, unifica i contenuti delle circolari passate in un unico testo, rendendo le indicazioni più fruibili e attualizzando i riferimenti normativi.

La dichiarazione QUID


La circolare introduce aggiornamenti importanti sulle modalità di dichiarazione quantitativa degli ingredienti (QUID), fornendo un quadro normativo più chiaro e aggiornato per le imprese del settore alimentare, in linea con le disposizioni europee e nazionali.

La dichiarazione QUID riguarda la quantità degli ingredienti utilizzati nella composizione dei prodotti alimentari e deve essere indicata in etichetta in specifici casi, come previsto dall’articolo 22 del regolamento europeo n. 1169/2011.

In particolare, il QUID è richiesto quando l’ingrediente in questione:

Figura nella denominazione di vendita del prodotto, come nel caso di “succo di frutta al 100%”.
È posto in rilievo nell’etichettatura, per esempio mediante immagini o affermazioni che enfatizzano la presenza di un ingrediente particolare, come “con miele 100% naturale”.
È essenziale per caratterizzare il prodotto alimentare o distinguerlo da altri prodotti simili, come in una “marmellata di fragole”.

Queste disposizioni mirano a evitare che i consumatori siano indotti in errore riguardo alla reale composizione di un alimento. Tuttavia, la circolare specifica che l’obbligo di indicazione non si estende ai componenti naturalmente presenti negli alimenti, come la caffeina nel caffè o le vitamine nei succhi di frutta, che non rientrano nella definizione di ingredienti aggiunti.

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