Nel caso di una festa di paese, ove è previsto luna park, come occorre istruire la safety e security?
Il piano di safety e security dovrà seguire le direttive richiamate nelle circolari sotto indicate (alla cui lettura si rimanda), e va predisposto dal soggetto organizzatore della manifestazione.
Il Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha emanato una prima circolare n. 555/OP/0001991/2017/1 del 7 giugno 2017, nella quale vengono fornite le prime indicazioni sulla gestione dell’incolumità (safety) e sulla gestione della sicurezza ed ordine pubblico (security) relativamente ad eventi e manifestazioni. Relativamente al problema dell’incolumità, il Ministero, fatte salve le competenze delle Commissioni di vigilanza e dei Comandi dei Vigili del fuoco, provvede ad indicare le condizioni di sicurezza, su cui dovrà focalizzarsi l’intervento degli organi che autorizzano e quelli a cui spetterà vigilare sull’evento organizzato, così brevemente riassunti:
a) valutazione delle aree di svolgimento e loro capienza massima;
b) invito agli organizzatori a predisporre un sistema di monitoraggio degli accessi, con creazione di un’apposita zona di rispetto prima dell’area interessata;
c) predisposizione di un Piano di emergenza e di evacuazione indicando i mezzi antincendio, le vie di fuga e la capacità di allontanamento in forma ordinata;
d) suddivisione dell’area di affollamento in settori, con creazione di specifici corridoi centrali e perimetrali per consentire interventi di pronto soccorso e di emergenza;
e) predisposizione, sempre a cura dell’organizzatore, di un piano con l’impiego di un numero di operatori adeguato, formato in modo specifico per l’accoglienza, l’instradamento, la regolazione dei flussi di utenti, e l’assistenza ai medesimi;
f) realizzazione di spazi di soccorso raggiungibili da mezzi di assistenza;
g) creazione di spazi e servizi accessori di supporto all’evento ed al pubblico;
h) predisposizione di un Piano di emergenza e urgenza sanitaria con indicazione dei punti di primo intervento, degli ospedali di riferimento e della loro potenzialità di accoglienza;
i) installazione, a cura dell’organizzatore, di un impianto di diffusione sonora e/o visiva per effettuare avvisi e fornire indicazioni al pubblico sulle vie di deflusso e sui comportamenti da tenere;
l) la valutazione, da parte delle autorità competenti, di adozione di ordinanze che vietino la somministrazione di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro e lattine che possano costituire un pericolo per l’incolumità.
Le misure suggerite dal Ministero dell’Interno devono necessariamente basarsi su sopralluoghi preventivi delle aree ove è previsto lo svolgimento degli eventi, valutando le criticità dei luoghi e prescrivendo, se necessario, apposite misure aggiuntive strutturali da adottarsi da parte non solo dei privati ma anche delle amministrazioni, società o enti pubblici competenti.
Le citate misure di incolumità vanno affiancate a misure di security (sicurezza ed ordine pubblico).
Per quanto concerne l’ordine e la sicurezza pubblica dovranno essere pianificati e predisposti dei servizi fondati sulle seguenti linee di indirizzo:
a) sviluppo di attività informativa mirata a valutare l’esistenza di una eventuale minaccia;
b) effettuazione di sopralluoghi e verifiche congiunte con le altre autorità al fine di mappare i sistemi di videosorveglianza presenti e prescrivere un eventuale collegamento con la sala operativa della Questura;
c) previsione di servizi di vigilanza che consentano di rilevare e circoscrivere ogni potenziale segnale di pericolo;
d) modulazione dei servizi di controllo e vigilanza non solo in fase di afflusso, ma anche di deflusso del pubblico dall’area;
e) sopralluoghi, ispezioni e bonifiche dei luoghi in cui possono essere nascoste insidie utilizzando personale specializzato ed attrezzature tecnologicamente adeguate;
f) creazione di aree di rispetto allo scopo di filtrare il pubblico ed impedire l’introduzione di oggetti pericolosi;
g) valutazione dell’adozione di sistemi ed impedimenti fisici all’ingresso e transito di veicoli non autorizzati nelle aree oggetto dell’evento;
h) sensibilizzazione degli operatori impiegati nella gestione dell’evento, per mantenere un livello di attenzione costante ed appropriato sui potenziali pericoli ed adozione di misure di autotutela.
Alla circolare prima citata ne è seguita una seconda, che però trae origine dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco e non dal Dipartimento di Sicurezza: si tratta della circolare n. 11464del 19 giugno 2017. In essa il Dipartimento dei Vigili del fuoco fornisce indicazioni tecniche per garantire l’incolumità (safety), chiarendo alcuni aspetti applicativi degli interventi, specificando che:
1) le direttive della circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza riguardano tutti gli eventi, e non solo quelli di spettacolo e trattenimento (la valutazione deve basarsi sulla criticità eventualmente rappresentata dalla manifestazione, che può manifestarsi indipendentemente dalla tipologia di evento e dall’affollamento previsto);
2) le misure indicate nelle Linee guida del Dipartimento di Pubblica Sicurezza devono intendersi come applicabili non in toto indifferentemente per ogni manifestazione, perché occorre sempre una valutazione delle criticità potenziali in rapporto alla tipologia dell’evento. Si tratta, in sostanza, di valutare e applicare le modalità più rispondenti ai risultati dell’analisi, cioè una valutazione complessiva e globale dell’evento e delle eventuali criticità, per porre in atto una valutazione calibrata ai fini delle misure di safety e security.
Ulteriori indicazioni vengono riportate nella Circolare del Ministero dell’Interno n. 11001/110(10) del 28 luglio 2017 ad oggetto “Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. Direttiva”.
Infine si riporta la documentazione prevista ai fini della safety e security in manifestazioni temporanee all’aperto, ferme restando le valutazioni da fare in base alla tipologia di manifestazione e prima meglio specificate:
Planimetria a firma di tecnico abilitato;
Piante e prospetti: palchi, impianti, strutture, carichi sospesi, stand, cucine, posti a sedere;
Relazione tecnica descrittiva;
Descrizione di ogni struttura installata;
Documentazione relativa a:
a) impianto elettrico;
b) impianto gas;
c) reazione e resistenza al fuoco degli arredi e prodotti;
d) idoneità strutture portanti, apparati meccanici, idraulici ed elettrici: corretto montaggio e collaudo;
e) conformità impianti elettrici per parti di impianto all’interno di stand;
f) rapporto di verifica per parti di impianto esterno;
g) carichi sospesi: documentazione su consistenza, tipologia, schemi sistemi, certificazione idoneità statica del sistema complessivo;
h) impianto gas: dichiarazione conformità;
i) gestione sicurezza: copia attestati formazione addetti antincendio e idoneità tecnica antincendio (D.M. 10/03/1998, Allegati X e XI).
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Saverio Linguanti | Maggioli Editore 2024
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