Mercati, al via la riforma

Approfondimento di Pippo Sciscioli

6 Aprile 2023
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Novità in vista per mercati e fiere.
Il Consiglio dei Ministri, il 28 marzo, ha avviato la discussione sul disegno di legge Concorrenza che contiene, finalmente, la base della nuova disciplina del commercio su aree pubbliche, questa volta più coerente con le indicazioni della Commissione Europea e della giurisprudenza amministrativa nazionale a seguito delle sentenze nn.17 e 18 del 2021 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.
Le concessioni e i relativi posteggi saranno assegnati con procedure di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi euro-unitari della “par condicio”, trasparenza e pubblicità e della “tutela della concorrenza”, pur tenendo in debito conto la professionalità acquisita dagli operatori uscenti.
Il testo, tuttavia, non è stato approvato dal Governo per angoli ancora da limare, soprattutto con riferimento alla disciplina transitoria delle concessioni in essere.
Le nuove concessioni di posteggio  avranno una durata di dieci anni.
Novità in arrivo anche per i saldi e le vendite promozionali nei negozi.
Mercati
Dopo un lungo tira e molla e soprattutto dopo l’ammonimento del Consiglio di Stato con la recente sentenza n.2192 dello scorso 1 marzo in tema di balneari, il Governo (art.6 del disegno di legge) fa retromarcia e imposta la riforma che cancella le proroghe pluriennali delle concessioni in essere, imponendo la preventiva indizione di bandi per il rilascio delle nuove autorizzazioni da parte dei Comuni.
Si rinvia però ad una Intesa in sede di Conferenza Unificata, che dovrà essere comunque approvata entro sei mesi dall’approvazione della legge, per definire nel dettaglio i criteri da inserire nei bandi comunali, che dovranno tener conto dei seguenti criteri:
    • prevedere opportune clausole sociali volte a garantire la stabilità occupazionale del personale impiegato, tenendo conto della professionalità ed esperienza precedentemente acquisite nel settore di riferimento;
    • garantire la valorizzazione dei requisiti dimensionali delle micro-imprese;
    • stabilire un numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore potrà essere titolare o possessore, a qualsiasi titolo, nello stesso mercato.
Intanto:
    1)  le concessioni già rilasciate dai Comuni secondo la procedura dall’art.181 c.4 bis  e 4 ter del d.l. 34/2020 (che prevedeva il rinnovo automatico e dodicennale delle stesse), resteranno  valide sino al 31/12/2032;
    2) analogamente, i Comuni che hanno già avviato ma non ancora concluso le procedure di rinnovo secondo la stessa norma potranno rilasciare le concessioni entro il 31 luglio 2024 con validità sempre fino al 31/12/2032;
    3) invece, i Comuni che non abbiano ancora avviato le procedure di rinnovo  delle concessioni in essere alla luce di quanto previsto dall’art.181 c.4 bis  e 4 ter del d.l. 34/2020, finchè non saranno approvate le nuove linee guida,  potranno disporne l’efficacia sino al 31 dicembre 2024, per avere il tempo necessario di esperire e completare le procedure dei bandi finalizzate al rilascio delle nuove concessioni.
Restano forti dubbi per  quanto previsto per le prime due ipotesi in cui si continua  a prevedere la durata sino a tutto il 2032 delle delle concessioni, in difformità dalle pronunce giurisdizionali sinora intervenute.
Commercio in sede fissa
Novità e anche per esercizi di vicinato e medie strutture di vendita, in un’ottica decisamente liberalizzatrice.
L’art.7  del disegno di legge liberalizza le vendite promozionali, che dunque ora potranno svolgersi  anche a ridosso dei saldi.
Viene invece sottratta alle Regioni la disciplina dei periodi e della durata delle vendite di liquidazione e delle vendite di fine stagione (saldi).

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