Come era immaginabile lo schema della normativa finanziaria per il prossimo esercizio è stato predisposto tenendo in considerazione quanto già era stato ipotizzato nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef) e tenendo in considerazione gli impegni presi in ambito europeo attraverso il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette a disposizione, anche grazie a fondi comunitari e fondo complementare, all’incirca 235 miliardi di euro nel periodo 2022-2026.
Su questa rivista nei giorni scorsi è stato riportato il testo del disegno della Legge di Bilancio, la cui lettura consente di capire quali saranno i campi di intervento sui quali il legislatore intende concentrarsi nel corso del 2022 (LA BOZZA): dal fisco (con la riduzione del carico fiscale) agli investimenti pubblici, dagli incentivi ai privati e alle imprese, agli interventi nei confronti della sanità, della scuola, della ricerca e dell’università, e così via.
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