Nell’ambito dell’emergenza COVID-19 un pubblico esercizio ha chiesto al Comune l’occupazione del suolo pubblico con un plateatico annesso al locale di somministrazione alimenti e bevande (la richiesta è stata presentata con procedimento ordinario in SUAP prima del DL 34/2020). Acquisiti i pareri favorevoli del competente Ufficio Tecnico e della Polizia Locale, il Comune ha rilasciato l’autorizzazione all’esercente. L’occupazione concessa prevede un parziale restringimento della carreggiata stradale con il blocco al transito dei veicoli e il solo passaggio dei pedoni, interessando un accesso carraio ad un garage privato regolarmente autorizzato. L’accesso carraio, tuttavia, gode di un secondo “sbocco” su un’altra pubblica via attigua, dunque la chiusura parziale della strada da parte del plateatico non preclude del tutto, ma limita in parte, l’accesso al garage privato. Si chiede se l’amministrazione abbia operato correttamente nel bilanciamento tra gli interessi legittimi acquisiti dal titolare del passo carraio ed il titolare del pubblico esercizio, tenuto conto della particolare situazione economica in cui versano le imprese di pubblico esercizio e della palese volontà del legislatore di sostenere la ripresa economica (art. 181 DL 34/2020).
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