Vennero ideate circa duemila anni fa. In base alle credenze popolari cinesi, la lanterna Kongming viene considerata il primo pallone ad aria calda e si presume sia stato inventato dal pensatore e stratega militare Zhuge Liang, il cui nome cerimoniale era Kongming. Furono sviluppate all’inizio del III secolo a.C. come palloni di segnalazione o, si rivendica, come primi esempi di palloni frenati spia per uso bellico. In alternativa, il nome potrebbe derivare dalla somiglianza della lanterna con il cappello con il quale Kongming veniva tradizionalmente raffigurato.
Con il nome “lanterna del cielo” vengono anche indicati oggetti moderni realizzati con materiali più evoluti e il termine venne adottato anche per indicare i palloni incendiari utilizzati durante la seconda guerra mondiale dai giapponesi con il proposito di incendiare le foreste del continente americano.
Le lanterne per funzionare utilizzano lo stesso principio della mongolfiera e vengono realizzata con un corpo di carta appoggiato su una struttura rigida al cui interno viene posta una fonte di calore in cera combustibile. Quando viene accesa la fiamma, il calore scalda l’aria all’interno diminuendone la densità. Di conseguenza l’oggetto si alza in volo. La lanterna rimane in volo finché la fiamma rimane accesa, dopo di che plana lentamente al suolo.
L’uso delle lanterne volanti si è particolarmente diffuso nell’ultimo decennio anche nei paesi occidentali soprattutto in occasione di feste e matrimoni.
Per ragioni di sicurezza il suo uso è stato regolamentato in diverse nazioni europee e anche nel nostro paese la questione è stata affrontata dal Ministero dell’interno con circolare n. 557/PAS/U/021252/XV/H/MASS(39) del 6 dicembre 2012.
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