Più specificatamente il Comune aveva concesso il suolo pubblico al Comitato Festeggiamenti di una frazione comunale per posizionare un palco a meno di un metro da una civile abitazione per i festeggiamenti del Santo Patrono; tale installazione ostacolava di fatto l’accesso ad abitazioni e determinava immissioni sonore disturbanti la vita domestica, e quel che peggio, finiti i festeggiamenti, il palco non era stato smontato finendo per diventare base per giochi e schiamazzi dei giovani del luogo.
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