In realtà, il decreto 126/2016 non fa altro che dare nuovo impulso a una possibilità già contemplata dall’art. 5 del DPR 7 settembre 2010, n. 160, Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi dell’articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ossia, quella di presentare con un unico modulo tutte le SCIA, comunicazioni, asseverazioni e notifiche, ergo tutti gli atti che non preludono al rilascio di un titolo autorizzatorio, necessario per lo svolgimento di una determinata attività.
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