Tra le altre novità di quest’ultimo atto una forte semplificazione burocratica: dalle autorizzazioni, alla semplificazione amministrativa e ai requisiti professionali richiesti.
E’ stata infatti eliminata l’iscrizione al REC, il registro degli esercenti al commercio, come requisito di accesso.
L’autorizzazione unica per bar e ristoranti, con un’unica distinzione data dai requisiti igienico-sanitari e poi corsi di formazione per l’accesso al settore e corsi di aggiornamento per gli operatori già in attività che daranno priorità nell’acceso ai contributi regionali di sostegno al commercio.
Ampia autonomia ai Comuni che con i loro piani possono regolamentare, nel loro territorio e in accordo con le associazioni di categoria, tali settori prevedendo orari, bandi e criteri per il rilascio di nuove autorizzazioni o trasferimenti.
Ora i Comuni avranno 180 giorni di tempo per adeguarsi alla nuova normativa che non terrà più conto del contingentamento delle licenze, come avveniva prima, ma degli aspetti qualitativi delle strutture che dovranno avere servizi di qualità e rispettare i parametri urbanistici e di pregio dei centri storici, oltre che favorire la diffusione dei prodotti tipici locali e dei prodotti del commercio equo-solidale, come stabilito dalla apposita legge regionale.
>> Delib. Consiglio Regionale 27/2/2008, n. 5 – Indirizzi e criteri per la somministrazione di alimenti e bevande, in attuazione dellalegge regionale 2 gennaio 2007 n. 1 (testo unico in materia di commercio)
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