Emilia Romagna: disciplina dell’agriturismo (L.R. 31/3/209, n. 4)

8 Aprile 2009
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L´Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha approvato la nuova legge sugli agriturismi. Una legge che ha come obiettivo quello di promuovere una ricettività rurale di qualità, legata al territorio e valorizzare l’enogastronomia tipica.
La nuova disciplina incentiva la qualità attraverso la promozione dei club di eccellenza, i cui soci avranno la priorità nell’assegnazione delle risorse pubbliche regionali e comunitarie.
I club potranno essere costituiti volontariamente dagli agriturismi che s’ impegnano a rispettare particolari disciplinari qualitativi, che dovranno essere conformi a disposizioni regionali di prossima emanazione e che riguarderanno le caratteristiche architettoniche degli edifici, i menu offerti, la prevalenza di materie prime aziendali, i servizi di accoglienza.
E’ prevista una semplificazione dei processi di autorizzazione: per esercitare l’attività agrituristica sarà sufficiente presentare al Comune una dichiarazione d’ inizio attività. Sono previste inoltre semplificazioni per quanto riguarda la normativa igienico-sanitaria e norme specifiche per le attività agrituristiche che si svolgono esclusivamente nell’abitazione dell’agricoltore, per valorizzare le situazioni in cui è più forte il rapporto umano diretto.
La legge disciplina anche il ruolo e le funzioni delle Fattorie didattiche presenti in regione e che svolgono attività di educazione alimentare e ambientale per i giovani. Inoltre si potranno svolgere attività sociale. Il titolare dell’azienda dovrà essere un agricoltore che dedica svolge prevalentemente attività agricola e le strutture potranno essere create solo all’interno di edifici già esistenti.
L’80% dei utilizzati per i pasti dovranno provenire dallo stesso agriturismo, da aziende agricole del territorio o essere composti da prodotti regionali a marchio controllato (Doc, Dop, Igp e bio). Anche il resto di  pasti e bevande dovranno provenire preferibilmente da artigiani alimentari della zona e di tradizione regionale. L’attività di ristorazione non potrà superare la media mensile di 50 pasti giornalieri.
Per sostenere l’offerta di ospitalità e pernottamento vengono concessi due pasti aggiuntivi al giorno per ogni camera o piazzola presenti nell’agriturismo.
Inoltre diventano obbligatori i controlli di Province e Comuni per verificare i requisiti soggettivi e produttivi e per chi non rispetta le regole sono previste multe.

>> L.R. Emilia Romagna 31 marzo 2009, n. 4  – Disciplina dell’agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole  (B.U.R.  31 marzo 2009, n. 52)

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