Ddl concorrenza: il progetto di legge annuale sulla concorrenza all’analisi del Parlamento 

26 Giugno 2015
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“Grande apprezzamento” al governo per aver presentato per la prima volta un progetto di legge annuale sulla concorrenza, da quando fu prevista nel 2009; numerose indicazioni per ulteriori miglioramenti perché “molto resta ancora da fare” nel campo delle liberalizzazioni in Italia. In un’audizione che s’è svolta ieri presso le Commissioni riunite delle Finanze e delle Attività produttive della Camera, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha fatto il punto della situazione, analizzando settore per settore gli aspetti principali del disegno di legge all’esame del Parlamento. “L’auspicio dell’Autorità – ha detto – è che questo provvedimento si possa inscrivere nel quadro di un più generale processo di rinnovamento imprenditoriale e innovativo del Paese”.

Assicurazioni. Pitruzzella ricorda i suggerimento dell’Antitrust per “contenere la dinamica delle tariffe RC Auto prevendo sconti significativi per gli utenti in una serie di circostanze, tra le quali l’installazione della scatola nera o l’incedibilità del diritto al risarcimento”, in modo da “rompere il circolare vizioso tra aumento dei costi e aumento dei premi” e contrastare il fenomeno delle frodi. Con un riferimento specifico all’installazione della scatola nera, il presidente dell’Autorità richiama in particolare l’indicazione che questa strumentazione “dovesse essere applicata senza costi a carico dell’assicurato”, mentre “tale circostanza non appare espressamente prevista nel disegno di legge e sarebbe opportuna una sua più chiara esplicitazione”.

Comunicazioni. In merito alle condizioni previste in caso di recesso o cambio del gestore, Pitruzzella osserva che “l’obiettivo del disegno di legge non sembrerebbe non sembrerebbe quello dell’introduzione di ingiustificate penali per i consumatori, quanto piuttosto la volontà di arginare talune pratiche che di recente si sono sviluppate sul mercato”. E cioè le promozioni che, a fronte di uno sconto iniziale, prevedono appunto “penali” elevate per l’eventuale recesso anticipato. A suo parere, il provvedimento sembrerebbe teso a “tutelare gli utenti, e più in generale la capacità dei consumatori di poter svolgere il proprio ruolo disciplinante nel mercato, assicurando che le promozioni degli operatori non sclerotizzino la concorrenza, creando ingiustificate barriere al cambio degli operatori”.

Energia. L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, come ricorda Pitruzzella, già in passato “ha auspicato un progressivo superamento dei regimi di definizione amministrata delle tariffe per la vendita finale di energia elettrica e gas naturale (cosiddetto regime di maggior tutela), di cui il ddl prevede ora l’abrogazione dal 1° gennaio 2018. Questo passaggio, avverte però l’Antitrust, “non può certamente avvenire all’improvviso, ma deve essere frutto di un processo scadenzato, accompagnato da misure idonee a creare un mercato nel quale siano effettivamente i consumatori a poter esercitare la propria sovranità”. E perciò, l’Autorità osserva che “manca nel disegno di legge la previsione di un più puntuale programma di uscita scansionata dei consumatori dal regime di maggior tutela, nonché la definizione di regole chiare e rigorose a garanzia dei soggetti più vulnerabili”.

Servizi sanitari. Pur rilevando che “il disegno di legge va nella giusta direzione” verso la liberalizzazione delle farmacie, il presidente Pitruzzella rileva che “restano tuttavia ancora inascoltate le proposte dell’Autorità con riguardo all’esigenza di superare l’attuale sistema di contingentamento del numero di farmacie presenti sul territorio nazionale attraverso la trasformazione dell’attuale numero massimo in numero minimo”. Da qui, dunque, l’auspicio dell’Antitrust che “il processo di liberalizzazione della distribuzione dei farmaci possa proseguire non solo attraverso un ampliamento del numero degli esercizi e un loro rafforzamento, ma anche consentendo la vendita al di fuori della farmacia, e sempre alla presenza di un farmacista, dei medicinali di fascia C che sono soggetti a prescrizione medica, ma il cui costo è a carico del paziente”.

Nella sua audizione alla Camera, durante la quale ha risposto a numerose domande dei componenti delle due Commissioni parlamentari, il presidente dell’Antitrust ha toccato anche i temi della liberalizzazione dei servizi bancari (“Occorre una maggiore trasparenza dei costi e delle condizioni applicate dagli istituti di credito”) e di quelli professionali, con particolare riferimento agli avvocati e ai notai (“Auspichiamo un incremento del numero dei notai”); dei servizi taxi e delle nuove piattaforme di connessione sulla mobilità (“Una occasione unica per modificare in un’ottica pro-concorrenziale la normativa di trasporto pubblico non di linea”); delle società pubbliche e dei servizi pubblici locali (“Il ddl concorrenza non contiene disposizioni specifiche né in tema di società pubbliche, né con riferimento alla disciplina dei servizi pubblici locali, ma le previsioni del ddl Madia in discussione alla Camera appaiono andare nel senso auspicato dall’Autorità”)

Fonte: agcm

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